Come cucinare il cibo senza perdere sostanze nutritive?

Cercare di ridurre la perdita dei nutrienti contenuti nella verdura e nel cibo che consumiamo è un processo che inizia ancora prima che in cucina.

verdure

È sano, infatti, consumare il cibo solo mentre è fresco, acquistando frequentemente verdure provenienti da agricoltura biologica ed evitando scorte settimanali che inducono allo spreco o all’utilizzo di cibi ormai impoveriti. Altrettanto salutare è, quando è possibile, mangiare i cibi crudi, buccia inclusa, meglio se da agricoltura biologica e dunque privi di pesticidi di sintesi.

Le verdure vanno lavate intere e tagliate solo in un secondo momento: la cottura, per limitare la perdita di vitamine e sali minerali, va effettuata in una quantità minima di acqua, che può essere poi riutilizzata per preparare brodi e zuppe.

Utilizzare la pentola a pressione rappresenta un’ottima alternativa: rispettando i tempi adeguati, il valore dei cibi si conserva meglio in questo modo che con la bollitura o la cottura al tegame.

pressione

Se facciamo bollire le verdure dobbiamo metterle in pentola solo mentre l’acqua bolle e non prima. Aggiungere poche gocce di aceto o limone permette di conservare meglio alcune vitamine e assimilare meglio, ad esempio, il ferro.

Esistono poi altri metodi di cottura che non prevedono il contatto diretto con l’acqua:

Cottura al vapore: è una delle tecniche più consigliate poiché ha un impatto minimo sulle sostanze nutritive. Per esempio cucinare al vapore i broccoli consente di lasciare pressoché inalterato il contenuto di vitamina C, che invece si riduce in maniera significativa con la cottura in acqua.

vapore

Cottura al forno: le temperature devono essere elevate e i tempi di cottura brevi. Meglio non tagliare le verdure in pezzi troppo piccoli.

Frittura: se la temperatura, la qualità dell’olio e i tempi di cottura sono adeguati, questo metodo conserva bene le proprietà degli alimenti, rivestiti da uno strato di olio che mantiene l’acqua al loro interno. Indubbiamente aumentano le calorie a causa dell’aggiunta di olio, per cui meglio farne un uso limitato.

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